Durante questo prolungato periodo di crisi tutti abbiamo potuto sperimentare uno stato ed una condizione molto particolare. La reclusione ci ha messo davanti a delle difficoltà personali che probabilmente non immaginavamo. Dove rimanere per un lungo periodo nelle quattro mura senza poter trovare un libero sfogo, senza poter uscire a prendere un po’ d’aria, senza poter disbrigare le nostre pratiche e, per molti di noi, senza poter occuparci dei nostri cari di cui siamo amministratori di sostegno è un ulteriore difficoltà a cui siamo chiamati ad affrontare.
Chi ha un proprio caro in casa di riposo è costretto a sentirlo o vederlo telefonicamente con il patema di sapere magari dalla stampa che ci sono dei casi di infezione. Io credo che ci siamo trovati tutti in uno stato di fragilità di cui è utile far tesoro come un ulteriore consapevolezza. Il periodo tuttavia non è finito e, come pare, non finirà a breve. Permarranno alcuni accorgimenti che dovremo mantenere, distanziamento sociale e finché non sarà stato individuato un vaccino le persone con salute cagionevole dovranno adottare particolari accorgimenti per non correre il rischio di infezione. Dunque siamo chiamati a svolgere il nostro compito di amministratore di sostegno anche in questo difficile periodo e i mille problemi con cui ci siamo sempre confrontati nei gruppi di Auto Mutuo Aiuto (AMA), problemi con conti correnti, documenti, poste e banche, investimenti, Fap, reti di riferimento e via dicendo ora risultano ancor più difficili da gestire da remoto, solo telefonicamente. Anche noi come Associazione ci siamo trovati a dover gestire il servizio con nuove modalità, per non venir meno alla mission che ci siamo posti, al supporto della fragilità. E’ una prima volta anche per noi.
Credo che in questo momento, più di sempre, sia necessario fermarci e confrontarci e per quanto possibile curare le nostre reciproche ferite. Credo che in questo momento più che mai sia utile avere un sostegno, magari solo una parola di conforto per farci sentire più vicini e rincuorarci di non essere soli a portare tutto il peso di una crisi di queste proporzioni.
Io offro la mia disponibilità per dei colloqui telefonici, via Skype, o WhatsApp, ogni martedì mattina come di consueto dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Mi propongo di organizzare per quanto possibile i gruppi AMA sempre da remoto, per chi fosse interessato, utilizzando la piattaforma migliore che sarà individuata, cercando di mantenere la regolarità mensile che ci eravamo posti.
Reperibili gli aggiornamenti sul sito dell’Associazione o tramite la newsletter, se siete inseriti nella mailing list di AsSostengo, che sarà inviata a Tutti.
Facciamo che il Gruppo AMA possa diventare un gruppo AMiAmoCi-2020.
Alessio Pellegrini