IL PICCOLO 20 APRILE 2020
TRIESTE. Volevo fare un’ulteriore considerazione. Nata così, dalle parole di un amico. Un pensiero che mi ha fatto venire la pelle d’oca. Ebbene quello che viviamo è qualcosa che coinvolge il mondo intero. E in questa crisi siamo tutti dalla stessa parte. E tutti viviamo medesime cose in una specie di comunità mondiale. Se io domani provassi a chiedere a qualcuno che abita dall’altra parte del mondo cosa sia successo, lui mi racconterebbe nella sua lingua le esperienze vissute per il virus, gli amici persi, la clausura in casa per giorni, la paura dell’infezione, il divieto di abbracciarsi, gli spot per lavarsi le mani, le mascherine, il tasso di contagio. il famoso Erre con zero. Ci pensate, tutti nel mondo a dire la stessa cosa, una unica esperienza in cui ci troviamo tutti. Oltre ai muri, ai confini, alle culture, alle differenze linguistiche. A tutti verrà in mente lo stesso tipo di sofferenza, tutti penseranno al famoso distanziamento sociale: certo, per alcuni sarà stato più gravoso che per altri.
Questa cosa ha reso il mondo più piccolo, ci ha fatto capire che siamo tutti un po’ uguali, che molte volte le differenze son poca cosa, che alla fine nessuno è invincibile, e che alle volte solo agendo tutti assieme possiamo fare qualcosa di buono per il mondo.-
Alessio Pellegrini